"Il Mio Campovolo", i 10 racconti selezionati! Tweet

Casello di Faenza.5 amici.Parcheggio facile“Vai che abbiamo anticipato tutti!”.Camminata da brividi su lingua d’asfalto.Pronti x il decollo.Fila rapida”Vai che non c’è ancora nessuno!”BIP STRAP siam dentro.Muro umano.Chettelodicoaffare.Spiaggiati e giù di protezione30.Previsioni di flusso nuvolare.”Vi vedo bene!”noi mica tanto,comunque saresti venuto mosso perché non abbiamo smesso di saltare un attimo!Inizio deflusso”Dove vanno tutti che ora esce x il bis”.”vè che non esce!”.”Come no?!deve farci Leggero,Bambolina e barracuda,Lambrusco&pop corn”.Il bis l’aveva già fatto mentre eravamo in trance agonistica,quelle tre no,ma siam ugualmente troppo felici.Allora in cerchio,occhi lucidi,improvvisiamo una versione a cappella di Leggero.La più bella versione della mia vita.

777 caratteri per il prima, il durante e il dopo Campovolo??? Impresa titanica, ma per dirla in poche parole...
Il PRIMA: è stato come il primo appuntamento con qualcuno che ti piace, la trepidante attesa e le farfalle nello stomaco
Il DURANTE: è stato come vivere tutta una vita in 3 ore, un trionfo di emozioni e ricordi
Il DOPO: è stato come dopo il buon sesso, un senso di appagata spossatezza.

Nessun ostacolo o sforzo ti spaventa, se sei consapevole dello spettacolo - o meglio, della festa - che ti aspetta. "Niente di grande è stato fatto al mondo senza il contributo della passione" giusto? E tu hai dimostrato che grazie alla tua instancabile voglia di regalarti a noi, qualcosa di veramente grande c'è effettivamente stato. Qualcosa che va oltre alla semplice idea di concerto. Tra lambrusco e popcorn consumati in compagnia, la visione di Radiofreccia sul megaschermo e l'adrenalina che sale, il giorno dei giorni è arrivato. Ci hai pensato tu a renderlo indimenticabile. Grazie di tutte le emozioni Luciano. In quei momenti pensavo che il mio posto era proprio lì, tra palco e realtà. Sono fiera di poter dire: Campovolo 2.0, io c'ero. Quanta vita mi hai passato!

E' stata un'esperienza che ha reso la mia valigia piena di 47 anni un pò più leggera, visto che ho avuto la fortuna di festeggiarli a Campovolo, un compleanno che Liga ha riempito di emozione, quell'emozione che ho cominciato a sentire quando ho avuto la certezza che ci sarei stata  e mi ha accompagnato per tutto il viaggio da Roma a Reggio, si è fatta più forte all'arrivo a campovolo ed è esplosa all'inizio del concerto. Tre ore fantastiche dove tutto si annulla è c'è solo lui,Liga, la sua musica le sue parole le sue poesie che ti toccano il cuore, che ti fanno sentire al centro del mondo. Poi tutto finisce ma l'emozione rimane, e rimarra per sempre, in quella valigia di 47 anni insieme ai sogni e le speranze che il meglio deve ancora venire.

Parto sabato mattina alle 4 senza dirlo a nessuno, mentendo ad amici e famigliari,non mi avrebbero capito,per colpa di un lavoro mal pagato. Ma io devo esserci, sono 20 anni che ci sono, dal gennaio 1991 e da li più di 70 concerti (Italia estero raduni) Arrivo, mi organizzo, me la godo, respiro tutto quello che c'è, emozioni,lacrime,amicizie del Bar Mario, LUI, la sua voce le luci NOI. E poi come tutte le cose belle,tutto finisce troppo presto ma resterà dentro di me, per sempre, il concerto, le mie emozioni, uniche. E dopo aver dormito qualche ora appoggiata ad un palo si ritorna a Roma ed al lavoro, che ha cercato di privarmi di TUTTO QUESTO ma non c'è riuscito. Liga ci sei sempre stato e io sempre ci sarò, questo è un giuramento, anche con il pannolone. GRAZIE

“Campovolo non esiste.”Oggi un mio amico, il quale mi prende un po' in giro per questa mia passione per Luciano, continuava a ripetermelo un po' per celia e un po' per non morire. Ed un fondo di verità c'è, perché è una di quelle cose che non può essere oggettiva, non può esistere per tutti e allo stesso modo. E' esistito per 114 mila persone, ma per tutte in un modo diverso. Per molti un lavoro da fare.Per tanti le ore di veglia da sostenere.Per i fortunati un talento da esibire.Per seicento i passi di un flashmob da ballare.Per alcuni le anime da sensibilizzare.Per un Bar i corpi da abbracciare.Per sedici la storia da dimostrare.Per uno la canzone da cantare.Per tutti l'emozione da sbrigliare.Per me l'identità da manifestare.E per Antonio l'ultima luna da ammirare.

Il prima.Il durante.Il dopo.
Ed un’unica immagine nella testa a racchiudere tutto.
BRACCIA.
Braccia che esultano alla notizia che sì, a luglio facciamo il bis!
Braccia che non vedono l’ora di incrociare altre braccia.
Braccia strette forte dietro la schiena di amici che avevi bisogno di rivedere.  
E ci sono tutti, perché nessuno ha intenzione di perdersela questa festa.
La gioia te la porti negli occhi e la mostri senza pudori.
Un mare di braccia rivolte al cielo.Provi a voltarti e ti prende un formicolio allo stomaco che una cosa così bella non ricordi di averla vista prima.Le tue braccia, Luciano, spalancate, con tutta la forza di chi, come me, “voleva solo essere lì”.Braccia che si salutano e si promettono di rivedersi presto.E solo cinque lettere.GRAZIE.

ORE 10.01,MONFALCONE.Binario 2,non ho mai preso un treno al binario 2.E’ quello degli eventi importanti,dei viaggi lunghi,delle avventure.Tre cambi,un’indicazione in stazione,solo ora inizio a realizzare.Campovolo,ci siamo,ci senti?NOI CI SIAMO!!!Che pacchia avere l’ingresso per l’area pit,una sicurezza,la sicurezza di riuscire a sentire il SUO calore più vicino,il SUO abbraccio più stretto.Non è questione di vedere o non vedere,è questione di occhi.Non è questione di sentire o non sentire,è questione di pelle.E lui lo sa bene questo.INIZIA.3 ore di energia, emozioni, tremori ed occhi lucidi,parole gridate o sussurrate,spezzoni di vita davanti agli occhi,nuovi propositi e decisioni.Ogni concerto di Luciano porta ad una o più decisioni importanti.IO LA MIA L’HO PRESA.

Parte tutto dagli occhi. Li apro la mattina del 15 spinto dall’adrenalina dell’attesa. Pullman,  800 km con gli occhi sul finestrino e sulla gioiosa compagnia di chi, fieramente, puoi chiamare AMICI.  Campovolo è immenso. Qui partono aerei. Qui per 2 giorni voleranno sogni. Qui i miei occhi vedono 114 mila persone.  Si spalancano, si bagnano di lacrime, si emozionano, si socchiudono estasiati. Incrociano altri occhi festanti, soddisfatti. La mia storia è racchiusa nei miei occhi. Nella meraviglia che ci ha vissuto dentro per due giorni.

Scoprire che è sempre bello partire.Scoprire una nuova città.
Scoprire che puoi ancora fare un aperitivo con 4€.Scoprire che c’è tanta tanta gente.Scoprire che il palco è enorme.Scoprire che quando inizia il concerto ti sbottano anche le ossa. Scoprire che una chitarra a quel volume spacca.Scoprire l’energia del rock.Scoprire che la birra è sempre fresca.Scoprire che a 36 anni è ancora bello dormire in macchina.Scoprire l’alba dal finestrino.Scoprire Correggio la sua gente e i suoi portici.Scoprire che ci sono ancora le cicale.Scoprire che la cordialità esiste.Scoprire che il panino con la culaccia è davvero buono.Scoprire che perder tempo è rilassante.Scoprire che anche tornare è bello con un nuovo ricordo.Scoprire che tutto questo ha reso felice l’amore mio e me!