L'8 novembre del 1929 "il Mezzogiorno" annunciava l’inaugurazione del Teatro Augusteo dichiarando "i napoletani, varcando la soglia di questo nuovo locale, avranno la sensazione esatta di quanto è stato compiuto per dotare la nostra città di un cine-teatro, che per vastità, comfort, eccezionalità di spettacoli, sia uguale alle maggiori sale cinematografiche d' Europa e d' America. L' Augusteo, che è stato decorato da artisti valentissimi è capace di oltre tremila posti, dispone di un'immensa platea, di una vastissima galleria e di quattro ordini di palchi". E questa previsione regolarmente si avverò, la struttura imponente realizzata con marmi e stucchi di gusto elegante si impose immediatamente come punto d’incontro dell'aristocrazia e delle autorità politiche e militari. In quegli anni l’Augusteo non divenne solo il centro della vita sociale, ma grazie ad una programmazione estremamente varia e prestigiosa arrivò ad essere anche un importante punto di riferimento culturale. Durante la guerra il teatro fu chiuso e riprese la sua attività solo negli anni '50 con un aspetto del tutto diverso: la volta fu coperta da un controsoffitto e i quattro ordini di palco murati, assumendo molto più l'aspetto di un deposito che quello di un glorioso teatro. Nell'autunno del 1992 partì un operazione di recupero che ridiede al Teatro e alla piazzetta antistante l’aspetto di un tempo e la possibilità di riappropriarsi della propria storia.